Foix i Mas, Josep Vicenç

J. V. Foix (1893-1987). Nasce a Sarrià. Incomincia giurisprudenza all’università, però rinuncia agli studi a causa della sua inclinazione alla letteratura. Nel 1917 J. Folguera lo fa entrare a La Revista e, l’anno successivo, diventa direttore di Trossos, la quale era stata fondata da J. M. Junoy.

Nel 1927 pubblica Gertrudis e nel 1932 KRTU, due libri di prosa poetica che formano parte integrante di un esteso diario che Foix data nel 1918. Quando La Publicitat diventa catalanista, dirige la sua sezione letteraria e collabora giornalmente alla stessa sotto lo pseudonimo di “Focius”.

Dopo un lungo periodo di silenzio, nell’anno 1947 appare la sua prima opera poetica Sol, i de dol, che era stata stampata nel 1936. Foix combina la tradizione umanista catalana con le correnti letterarie più moderne, le quali vengono adattate con una singolare originalità. Si autodefinisce come “un ricercatore in poesia”. Il suo personale atteggiamento viene riassunto dallo stesso autore nel famoso verso “M’exalta el nou i m’enamora el vell” [Mi esalta ciò che è nuovo e mi fa innamorare ciò che è vecchio].

Foix pubblica poesia molto tardivamente. Di fatto, la diffusione dell’opera del poeta non inizia fino al decennio del 1950. Gimferrer considera Sol, i de dol –una collezione che è costituita da settanta sonetti divisi in cinque sezioni– “uno dei grandi libri di poesia catalana moderna”. Combinazione di poesia dottrinale, didattica e di meditazione sul mondo, l’autore ci presenta qui il suo ideale artistico: “L’equilibrio supremo, classicista”.

Nel 1956 pubblica Del diari 1918, una continuazione di Gertrudis o KRTU, però, allo stesso tempo, un’evoluzione rispetto alla concezione filosofica del mondo e delle idee del poeta. A partire da questo momento, inizia a pubblicare con regolarità poemi vari e prosa poetica. Il suo ultimo libro poetico è Cròniques d’ultrason, in prosa, pubblicato nel 1985. Muore a casa sua il 29 gennaio 1987, il giorno successivo al suo novantaquattresimo compleanno.